La nuova abbazia: cenni storici    

                                                                                               

“La caduta del soffitto della vecchia chiesa diede l’ultimo e più efficace impulso al movimento sorto mezzo secolo fa e determinatosi più vivo da parecchi anni nel Clero e nella grandissima maggioranza della popolazione, per erigere una nuova chiesa in un luogo più comodo. Col trascorrere del tempo e colle modificazioni subite dal territorio, all’ombra dell’antico castello era sorto man mano un grande e fiorente paese; mentre presso la chiesa lontana più di un chilometro erano rimaste pochissime case; si comprende quindi come non solo fosse opportuno, ma assolutamente necessario che il servizio religioso venisse fatto in un nuovo tempio, nel cuore del paese. Subito nel 1901 si formò un solerte Comitato per l’erezione della nuova chiesa; ne fecero parte i Signori: Mons. Lodovico dei conti Zucchini, Protonotario Apostolico Presidente Onorario; Abate parroco Don Carlo Benfenati, Presidente Effettivo; Ghedini Ettore, Zambonati Luigi, Zucchini Vittorio, Businelli Gaetano, Carini Paride, Membri.

 

Dopo alcune pratiche infruttuose per ottenere dal Comune la cessione di un suo prato attiguo al palazzo comunale, in linea con il quale sarebbe sorto il nuovo edificio sacro, si pensò a un vicino terreno di proprietà del dottor Carlo Fornasini, posto nel centro del paese.

Avviate le trattative, per merito principale di Mons. Zucchini e dell’abate Benfenati, nel marzo del 1902 si venne a facile conclusione per la generosità del dottor Fornasini, che in tal modo assecondava anche gli intendimenti e i voti della pietosa madre. Compiute queste pratiche preliminari, il Comitato cominciò a pensare alla parte finanziaria, per la quale era preventivata la spesa molto rilevante di circa centomilalire. Ma il munifico Mons. Zucchini diede un validissimo aiuto all’opera che si stava per intraprendere, assegnando ad essa, fin da principio, una forte somma. Si susseguirono altre sue generose oblazioni di guisa che, a buon diritto, si può affermare che per lui la nuova chiesa potè sorgere.

Alle spese concorsero anche grandi e piccoli possidenti e l’intera popolazione. Giunta a buon punto la raccolta dei fondi, il Comitato dispose tutto per l’inizio dei lavori della nuova chiesa, secondo il disegno dell’Ing. Arch. Luigi Gulli di Bologna, autore di altre lodate costruzioni fra le quali l’artistico campanile di Mirabello”.                                                                                                       

                                                                                               

“Il 1° giugno 1902 ebbe luogo, in mezzo a giubilo vivissimo di tutto il popolo, la posa della prima pietra della nuova chiesa di San Michele Arcangelo di Poggio Renatico.

Compì la sacra funzione Mons. Zucchini, quale delegato di S.E. il Cardinale Svampa, assistito dal clero della parrocchia e da quello delle parrocchie limitrofe e circondato da moltitudine immensa di popolo festante. La prima pietra fu calata nelle fondamenta del pilone in cornu Evangelii; in essa furono murate alcune memorie del lieto avvenimento. Il giorno medesimo, il Comitato della chiesa, in atto di ringraziamento e di omaggio al suo benemerito presidente onorario, Mons. Zucchini, gli offrì una medaglia d’oro con relativa pergamena.

Il giorno 5 giugno si intrapresero i lavori sotto la direzione dell’Ing. Arch. Gulli. Nel 1902 si posero le fondamenta della chiesa e del campanile e colla muratura si giunse all’altezza di mt. 1,80 per la chiesa e di mt. 6 circa per il campanile; in causa della stagione inoltrata si sospesero i lavori alla metà di novembre. Furono ripresi nel maggio del 1903 e durarono fino alla metà di novembre e si costruirono fino al tetto il coro, le due grandi cappelle laterali e si cominciarono le navate, le quali vennero condotte a compimento nel 1904, nel quale anno si lavorò dalla metà di aprile sino alla fine di novembre.

Furono eseguite la facciata, la volta della cappella maggiore e delle due cappelle laterali e quasi tutta la stuccatura all’esterno dei muri. Negli altri due anni, 1905 e 1906, si pose termine ai lavori secondari. Nel corrente anno 1907 la nuova chiesa è stata condotta al punto di essere pronta per l’apertura al sacro culto. Solo il campanile è rimasto sospeso; è fiducia e voto generale che l’interruzione duri il minor tempo possibile”.

 

“In tal modo per generosa munificenza di Mons. Lodovico Zucchini, col concorso del Municipio e del popolo, per l’opera indefessa del Comitato, è sorto il nuovo tempio di Poggio Renatico, il quale corona felicemente tanti voti e desideri.

 

S’innalza esso in mezzo a noi, quale degno monumento di pietà e di concordia: sia sempre per noi dolce asilo di conforto e di pace, e in esso accorriamo ad elevare la mente e il cuore a Dio e al glorioso nostro protettore San Michele”.

 

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