I catechisti ed educatori della nostra parrocchia: ricercatori di Dio.

“Catechista” vuol dire: colui che insegna a viva voce. In questo caso: insegnare nel senso di testimoniare. E’ una persona che ha scelto di comunicare il messaggio di Gesù con gioia interiore, con umiltà, con gratitudine e gratuità, con decisione e fermezza. Sia che abbia tanti anni d’esperienza sulle spalle, sia che inizi il suo mandato, ogni catechista è inevitabilmente chiamato ad essere un animatore, un iniziatore, un testimone. Oggi non è facile svolgere questo compito per tanti motivi: impegni lavorativi, familiari, diversità culturali ecc. perciò le persone che hanno scelto d’essere catechisti meritano tutta la nostra stima e supporto.

Il catechista è un animatore. E' in ascolto e al servizio dei ragazzi, delle loro attese e dei loro bisogni. Il catechista ascolta con cuore aperto, senza prevenzioni. Accoglie ogni ragazzino nella sua situazione famigliare, sociale e culturale. Ma accogliere e rendersi conto non significa rimanere impassibili, fermi, lavarsene le mani, ma lasciarsi coinvolgere ed entrare in un dialogo vivo con ogni ragazzo. Il catechista è un organizzatore. È attorno alla persona del catechista che il gruppo cresce e si sviluppa. I ragazzi, quando sono accolti e amati, si sentono liberamente coinvolti e desiderosi di seguire chi si prende cura di loro. Ma organizzare non vuol dire dirigere e inquadrare, ma definire con i ragazzi il programma e le regole del gruppo. Il catechista è un "iniziatore", aiuta i ragazzi a scegliere e a orientarsi. Iniziare un anno catechistico vuol dire indicare ai ragazzi una certa strada. Il catechista introduce gradualmente i propri ragazzi nel mistero della rivelazione cristiana. Ma indicare un cammino non vuol dire indurre, costringere, offrire a loro un modello preconfezionalo di cristiano.

Il catechista è una guida, è un compagno di strada, un fratello/una sorella più grandi che fanno scoprire al fratellino più piccolo le cose belle della vita, che ha ricevuto e che continua a ricevere. Ma anche in questo caso, nessuna costrizione, nessuna richiesta di obbedienza, ma una libera offerta di ciò che può aiutare i ragazzi a crescere. Il catechista è "memoria". Fare catechismo significa passare agli altri ciò che uno ha ricevuto. Il catechista trasmette ciò che da 2000 anni i cristiani credono, vivono e testimoniano. Ma trasmettere non è "fare scuola" e interrogare. Trasmettere non si riferisce all’intelligenza, ma riguarda prima di tutto la vita e il cuore. È "fare memoria", non "fare scuola". Il catechista è un accompagnatore. Accompagnare vuol dire andare da qualche parte insieme a qualcuno. Il catechista ha una meta condivisa con i propri ragazzi. Accompagnare vuol dire mettersi in cammino, non essere arrivati. Il catechista rimane un "ricercatore" di Dio e - mentre accompagna i ragazzi, è lui che si arricchisce per primo di ciò che scopre insieme a loro.

Modulo per l'iscrizione alla Catechese della Comunità Cristiana

Momento di allegria con il Carnevale al quale hanno partecipato tutti i gruppi del catechismo 2008

Momento di allegria al Carnevale 2009 dei gruppi del catechismo

Attività Catechistiche

Scambio Documenti Catechisti

 

 

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